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La nostra storia
Forse Luigi Balestrieri, Guglielmo Bellelli, Eugenio Coppola, Mario de Crescenzo, Giuseppe de Roberto, Gaetano Moscati, Luigi Scaramella, Raffaele Siano, tra i primi a Salerno a possedere un’autovettura, non avevano neanche lontanamente immaginato a cosa davano vita.
Forse preferivano che il club o circolo tale fosse rimasto, un ritrovo tra amici tutti possessori di un oggetto particolare: un’autovettura.
Forse avrebbero voluto uno sviluppo ancora maggiore, ancora più accelerato.
Forse, forse, ....
Certamente oggi, a distanza di 87 anni da quel fatidico giorno (10 giugno 1926), noi non possiamo che ringraziare quel gruppetto di amici che intorno ad un tavolo di un bar, o passeggiando per strada, o in casa di qualcuno di loro decisero di dare vita all’Automobile Club Salerno (allora R.A.C.I. Reale Automobile Club d’Italia). Eppure in quell’anno in tutta la provincia di Salerno circolavano 408 autovetture di cui ben 83 di piazza e 35 postali, ed il divario tra nord e sud era ancora più accentuato se è vero che in Italia circolavano 124.769 autoveicoli.
La fondazione dell’Automobile Club Salerno coincise con un fatto importante per la circolazione nella regione Campania: l’inizio dei lavori e successivamente l’inaugurazione dell’autostrada Pompei-Napoli, così riportata dai giornali dell’epoca : "Il VI anniversario della marcia su Roma ha veduto l’inaugurazione di un’opera che era invocata da molti anni, ma che sotto qualsiasi governo sarebbe stata impossibile ...... Una strada facilmente percorribile era dunque da più di un decennio il sogno non solo di Napoli ma di tutti gli italiani gelosi delle proprie ricchezze e del proprio buon nome. Questa aspirazione è stata soddisfatta dal governo fascista con la creazione dell’autostrada, che stata solennemente inaugurata il 28 ottobre".
E già allora c’era la SARA, o meglio la progenitrice : "l’ERMES-Mutua Assicuratrice fra proprietari ed Esercenti Automobili-Assicuratrice Ufficiale del Reale Automobile Club d’Italia" che prometteva tariffe "mitissime".
Intanto il tempo passava e nel 1927 arrivò il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) con l’istituzione delle targhe, ed anche a Salerno si immatricolavano i primi veicoli. La prima targa fu SA 4, un autocarro di proprietà di Nicola Ventre di Salerno, mentre la prima vettura fu SA 9, una FIAT 501 Torpedo che fu intestata ad Aniello D’Amato da Eboli.
Nel 1928 fu costituito il primo effettivo Consiglio Direttivo e fu eletto Presidente Luigi Scaramella e Vice Presidente Gaetano Moscati. I soci intanto erano diventati 165 su un circolante di 445 autovetture, e cominciavano a fare vita sociale, scambio con gli altri clubs e a partecipare a manifestazioni di carattere nazionale.
Al 1° Convegno Nazionale Automobilistico tenutosi a Roma il 5 febbraio 1929 parteciparono da Salerno 7 autovetture con 23 persone a bordo.
Già all’epoca si affacciavano intanto quei problemi che poi troveremo irrisolti ancora oggi.
A proposito della Vietri-Positano scriveva un giornale: "E’ imminente l’inizio dei lavori di pavimentazione della strada che da Vietri Sul Mare porta a Positano.
Sembra però che il lavoro non contempli la rettifica delle curve che, specialmente per alcuni tratti di strada, appare improrogabile. Con la rettifica delle curve e la pavimentazione la strada Vietri-Amalfi verrebbe ad essere una delle strade turisticamente più belle d’Italia".
Ed intanto la Torpedo 520 completa e gommata veniva offerta a 27.500 lire, ed il Sig. Carretta offriva il "Televel - Indicatore di benzina per 503 e 509".
Già da quell’epoca sorsero le convenzioni, che ai giorni nostri sono tanto sfruttate dai soci.
Ad esempio il Marchese Carlo Santacroce, concessionario dell’Agenzia Fiat di Salerno, offriva il parcheggio gratuito presso il garage Salerno per tutti i soci del R.A.C.I. possessori di una vettura Fiat.
Siamo giunti negli anni ’30 quando veniva nominato Direttore Maurizio Demasi mentre erano eletti Presidenti del Club prima Sabato Felice (6 giugno 1935) con Vice Riccardo Gambrosier, e poi Silvio Vesce (30 aprile 1935) con Vice Alfonso Alfani, Silvio Vesce resterà presidente fino al 1943 quando intervenne il commissario.
Con il passare degli anni aumentava anche il traffico; nel 1932 si contavano in provincia di Salerno 1630 autovetture.
In questo periodo il Club aumentò anche il numero dei soci e costituì la sede in via Porta Catena, dove veniva sistemato l’ufficio PRA.
Finita la guerra anche l’Automobile Club, che aveva perso l’aggettivo “Reale”, si rimarginava le ferite e - dopo tre anni di commissionario - il 12 maggio 1946 elesse il nuovo Presidente nella persona di Ottavio Granato.
Nella ripresa, notevole sviluppo fu dato al settore sportivo, sviluppo che dopo la Cetara-Capo d’Orso, l’Atrani-Ravello, portò alla I edizione del Circuito di Salerno: era il 6 settembre 1953.
Fu questa una tra le prime gare in circuito cittadino, quasi l’antenata della formula uno. Ed è andata avanti con sempre maggiore successo fino ad un tragico giorno, il 24 luglio 1960, quando all’altezza del Cinema Diana il pilota belga Jos Saveniers (Jean Blanc) urtò violentemente contro un albero, la vettura prese fuoco ed il pilota morì e con lui il circuito di Salerno.
Intanto il tempo era trascorso e Gaetano Moscato era stato eletto ben tre volte Presidente dell’Ente il 9 agosto 1948, il 9 ottobre 1951 ed il 28 aprile 1954 avendo come vice prima Michele Trotta e poi Eugenio Santoro.
E’ questo il periodo del boom economico, la Fiat lancia le utilitarie, il possedere un’automobile diviene già una necessità e l’Automobile Club Salerno è tutto un fiorire di iniziative: gare automobilistiche, raduni, sfilate, benedizioni delle autovetture etc; inizia anche la collaborazione con l’Amministrazione Comunale per la gestione dei parcheggi.
Ed il 1 gennaio 1955 nasce il Soccorso Stradale - fiore all’occhiello di tutta l’organizzazione ACI.
Il 15 febbraio 1957 viene eletto Presidente Gioacchino Granito di Belmonte. E’ l’anno della svolta di qualità dell’Ente. Viene lasciata la vecchia sede di via Porta Catena dove l’Automobile Club è germogliato e si prende possesso dei nuovi locali, gli attuali, in un momento in cui la zona è ancora indicata come estremamente lontana dal centro. Ma la scelta fu lungimirante ed ancora oggi se ne traggono i benefici.
Negli anni ’60 e ’70 l’Automobile Club è tutto un turbinio di attività, di iniziative.
Il 16 ottobre 1960 inizia il lungo mandato presidenziale di Renato Palumbo che tenne fino alla morte - avvenuta nell’aprile del 1982 - salvo una breve interruzione dal maggio 1975 al luglio 1976. In tale periodo Renato Palumbo fu eletto deputato, si dimise da Presidente dell’Automobile Club e l’incarico fu ricoperto da Giuseppe Mauro.
Con la Presidenza Palumbo fu fatto di tutto ed accadde di tutto, giova ricordare solo i punti più interessanti al fine di evitare aride elencazioni.
Riprese la pubblicazione del bollettino dell’Automobile Club Salerno "La vettura" diretta da Giuseppe Spagnuolo; venne approvato il regolamento organico del personale dipendente; prese il via la gara automobilistica "Amalfi-Agerola", più nota come Coppa della Primavera, che si ripeterà per 27 anni.
Nel 1974 giunge all’Automobile Club quale direttore Antonio Pezzullo. Giunge in un momento negativo con la crisi energetica da poco passata, eppure riesce a "far spuntare fiori lì dove è solo terra e pietre".
Ed il binomio Palumbo-Pezzullo verrà scisso solo dall’imponderabile: la morte. Ma prima che ciò avvenga l’Automobile Club Salerno risale prepotentemente la scala dei valori ed esclusivamente uno stravolgimento della natura blocca temporaneamente tale ascesa: il terremoto.
Anche in quei giorni di lutto, di lacrime, di recriminazioni, di proteste, l’Automobile Club Salerno seppe raccogliere il plauso dei soccorritori e dei terremotati per la prontezza e la professionalità degli interventi.
Ma come già detto intervenne poi la morte che spezzò l’anello e dopo Palumbo, nell’aprile del 1982 anche Pezzullo fu sottratto all’Automobile Club, nel dicembre 1986.
Nel frattempo Massimo Caiafa era succeduto a Palumbo ed il 13 ottobre fu eletto Presidente Renato Messina.
L’11 gennaio 1989 Vittorio Provenza viene eletto Presidente e rieletto il 15 dicembre 1992 mentre a Pezzullo era succeduto Franco Rossi come Direttore; i due continuano senza fermarsi un attimo il lavoro intrapreso dai predecessori. Intanto il numero di veicoli circolanti a Salerno e in provincia è aumentato in modo esponenziale e parallelamente sono aumentati i problemi di circolazione, parcheggio e inquinamento, problemi che trovano il club sempre in prima linea con ricerche e proposte di soluzioni e miglioramenti.
Cresce anche il numero di donne al volante e di donne come socie dell’Automobile Club. A Salerno è tale l’attenzione che viene varato il club “Dame al volante” oggi dopo quasi 20 anni ribattezzato “Donne al volante”, un nucleo che ancora oggi resta unico fatta eccezione per quello, più giovane, dell’Automobile Club di Cosenza.
Moltissime le iniziative ed attività varate dal Club Salernitano che in qualche caso diviene riferimento dell’intera federazione degli Automobile Clubs e delle istituzioni ed enti locali, tra queste ricordiamo:
- i 13 Congressi della Commissione Tecnica A.C.I. a cui hanno preso parte personaggi illustri del mondo dell’automobilismo, della ricerca e della politica per discutere di temi fondamentali per il futuro della motorizzazione e dell’uso dei veicoli a motore, di carburanti e di energie alternative;
- i primi corsi in italia di educazione stradale per il conseguimento del patentino di guida per i motocicli rivolti agli studenti delle scuole superiori e poi, sempre in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Salerno e alla Provincia quelli rivolti a diverse categorie professionali tra cui Insegnanti, Ausiliari del Traffico, e ancora quelli per le “patenti di servizio” rivolti agli operatori della Polizia locale;
- la manifestazione per la giornata del 7 Aprile per la sicurezza stradale e ancora Aci Motum, la “settimana dell’automobilista” ed altre ancora senza dimenticare lo sport, con il varo della “Coppa dei Templi” che coincise 19 anni fa con la 27^ “Amalfi-Agerola”.
Arriviamo ai giorni nostri per trovare il nuovo Presidente Antonio Buonomo che resterà presidente fino al 4 novembre 2008 quando interviene il Commissario straordinario nella persona del Prefetto di Salerno, dott. Claudio Meoli che, il 21 luglio 2010 viene eletto Presidente dell’Ente, presidenza che termina il 28 giugno del 2012 quando, il dott. Meoli che viene designato per un incarico impegnativo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, rassegna le sue dimissioni.
Gli succedono in qualità di Commissario Straordinario, dapprima il Prof. Rodolfo Vitolo, e quindi il Dr.Eugenio Loffredo.
Nel 2013 dopo quasi due anni di commissariamento , l’Ente ritorna ad avere una sua stabilità con l’elezione di un nuovo Presidente Prof. Dott. Giancarlo Ionta. Medico e chirurgo napoletano, si laurea nel 1977 con il massimo dei voti. Specialista in Chirurgia generale ad indirizzo oncologico ed in Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva, consegue un master in Microchirurgia ricostruttiva all’estero. Ha svolto l’attività professionale dapprima presso l’A.O.R.N.“A.Cardarelli” di Napoli, nella Divisione di Chirurgia d’Urgenza e P.S. ,di Chirurgia Oncologica ed in quella di Chirurgia laparoscopica specialistica epatica e Trapianto fegato e quindi, in qualità di Direttore ,di ruolo, di struttura complessa di Chirurgia generale e P.S. presso l‘ospedale “M.Scarlato” di Scafati ed il ”Villa Malta” di Sarno. Primo operatore in migliaia di interventi a varia complessità ed in quasi tutti i distretti anatomici. E’ stato docente universitario e autore di oltre un centinaio di pubblicazioni . Ha organizzato congressi internazionali con la presenza di nomi illustri della medicina ai massimi livelli. Uomo di grande professionalità, innovazione e integrità morale, si insedia al vertice dell’Ente il 7 gennaio 2014 e si mette in luce da subito per le molteplici iniziative, segno di un significativo cambiamento strategico e programmatico. Dopo anni di grandi difficoltà comincia così il rilancio dello storico e blasonato Automobile Club Salerno.
Sono trascorsi tanti anni, ottantotto per la precisione, e l’A.C.Salerno non li dimostra di certo, ogni rigo di questa storia, ogni accaduto, ogni parola nascondono sacrifici, dolori e gioie e vittorie. E nascondono tanti nomi non indicati, forse neanche conosciuti e che sono coloro che hanno lavorato alla costruzione dell’Ente: il personale, i collaboratori, i delegati e tutto il mondo dell’Automobile Club.
Noi che viviamo oggi, stiamo attraversando un’epoca di transizione, i cambiamenti di cui siamo testimoni sono così rapidi che possiamo vederne più di quanti non ne avessero mai visti tutti i nostri predecessori.
L’epoca in cui viviamo è davvero emozionante. Ma non basta limitarci ad osservare ciò che accade. Dobbiamo prepararci agli eventi futuri passando in rassegna quelli del passato, e comportarci come un buon calciatore: sempre all’erta, sempre pronto a trarre vantaggio da una circostanza imprevista, costantemente in cerca di cose nuove.
Tutti possiamo avere una funzione in quest’avventura se ci rendiamo conto che ora, come allora, incombe all’umile il dovere di mostrare coraggio.
Dobbiamo tenere presente che ognuno di noi è importante come qualunque dei suoi simili e che c’è da fare molto di più di quello che finora si è fatto.
Se ciò accadrà, le nostre speranze di successo nelle avventure presenti e future potranno trasformarsi in realtà.